L’importanza dei sensori TPMS e il cambio gomme
Ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2024
Il cambio gomme: date e motivazioni
Il cambio gomme è una delle pratiche fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficienza del proprio veicolo. In Italia, esistono date specifiche per il cambio gomme, legate soprattutto alla stagionalità. Le gomme invernali, per esempio, devono essere montate obbligatoriamente dal 15 novembre al 15 aprile, come previsto dal Codice della Strada, salvo diverse ordinanze regionali o locali che possono anticipare o posticipare queste date.
Il motivo principale per cui è fondamentale effettuare il cambio gomme è la sicurezza stradale. Le gomme invernali, infatti, sono progettate per garantire aderenza su strade bagnate, ghiacciate o innevate, grazie alla loro mescola e al disegno del battistrada. Al contrario, le gomme estive offrono prestazioni migliori su strade asciutte e con temperature elevate, riducendo lo spazio di frenata e migliorando la tenuta di strada.
Inoltre, il cambio gomme aiuta a preservare l’integrità dei pneumatici stessi, evitando l’usura eccessiva che potrebbe compromettere le prestazioni e aumentare il rischio di incidenti.
Come effettuare il controllo pressione pneumatico auto
Il controllo della pressione pneumatico auto è un altro aspetto essenziale per mantenere il veicolo in condizioni ottimali. La corretta pressione garantisce infatti una migliore aderenza alla strada, riduce il consumo di carburante e previene l’usura irregolare dei pneumatici.
Per effettuare un controllo accurato, è consigliabile seguire questi passaggi:
1. Verificare la pressione a freddo: Misurare la pressione pneumatico auto quando le gomme sono fredde, ovvero dopo che il veicolo è stato fermo per almeno un paio d’ore, o comunque non ha percorso più di 2-3 km.
2. Utilizzare un manometro di precisione: Molte stazioni di servizio sono dotate di manometri, ma spesso questi strumenti non sono tarati correttamente. L’ideale è utilizzare un manometro digitale personale, più preciso e affidabile.
3. Confrontare con i valori indicati nel libretto: Ogni veicolo ha indicati i valori corretti della pressione pneumatico auto sul libretto di uso e manutenzione, o su un’etichetta posta solitamente nel vano della portiera del conducente. È importante mantenere la pressione entro i limiti consigliati.
4. Regolare la pressione: Se la pressione è inferiore o superiore a quella indicata, è necessario gonfiare o sgonfiare i pneumatici fino a raggiungere il valore corretto.
5. Ripetere il controllo periodicamente: È consigliabile controllare la pressione pneumatico auto almeno una volta al mese e prima di lunghi viaggi.
Cosa fare se si accende la spia pressione gomme
Se la spia della pressione delle gomme (TPMS) si accende, è importante non ignorarla. La spia indica una variazione significativa della pressione, che potrebbe essere causata da una foratura, un problema con il sensore di pressione pneumatici, o semplicemente da un calo di pressione dovuto a temperature esterne molto basse.
Ecco cosa fare in caso di accensione della spia pressione gomme:
1. Rallentare e fermarsi in un luogo sicuro: Non continuare a guidare a lungo con la spia accesa. Trova un posto sicuro dove fermarti e controllare la pressione pneumatico auto.
2. Controllare la pressione: Utilizza un manometro per verificare la pressione dei pneumatici. Se uno o più pneumatici risultano sotto la pressione consigliata, gonfiali al valore corretto.
3. Controllare visivamente i pneumatici: Se la pressione è notevolmente bassa, ispeziona il pneumatico per individuare eventuali forature o danni. Se trovi una foratura, valuta se è possibile ripararla temporaneamente con un kit di riparazione o se è necessario sostituire il pneumatico.
4. Ripristinare la spia: Una volta corretto il problema, la spia dovrebbe spegnersi automaticamente dopo pochi chilometri di guida. Se ciò non avviene, potrebbe essere necessario ripristinare manualmente il sistema TPMS seguendo le istruzioni del manuale del veicolo.
5. Rivolgiti a un professionista: Se non riesci a risolvere il problema da solo, o se la spia continua a rimanere accesa, è consigliabile portare il veicolo da un gommista o in officina per una diagnosi più approfondita.
Sensori di pressione pneumatici (TPMS): funzionamento e importanza
I sensori di pressione pneumatici (TPMS) sono dispositivi installati all’interno dei pneumatici che monitorano costantemente la pressione. Esistono due tipi principali di sistemi TPMS:
1. TPMS diretto: Questo sistema utilizza sensori montati direttamente all’interno del pneumatico, che misurano la pressione e trasmettono i dati al sistema di bordo del veicolo. Se la pressione scende al di sotto di una soglia preimpostata, la spia di avvertimento si accende.
2. TPMS indiretto: Questo sistema non misura direttamente la pressione, ma utilizza i dati dei sensori ABS per monitorare la velocità di rotazione delle ruote. Una ruota con bassa pressione ruota a una velocità diversa rispetto alle altre, il che fa scattare l’allarme.
Indipendentemente dal tipo di sistema, è essenziale utilizzare sensori affidabili e di alta qualità. Atech Italia, ad esempio, distribuisce sensori di pressione pneumatici Thinkcar, che sono noti per la loro affidabilità e compatibilità con oltre il 98% dei veicoli in commercio. Questi sensori, insieme ai programmatori originali, assicurano un controllo preciso della pressione pneumatico auto, prevenendo inconvenienti e migliorando la sicurezza stradale.
Quanto costa un kit medio di sensori TPMS?
Il costo di un kit di sensori TPMS può variare a seconda della qualità del prodotto, della marca, e del tipo di veicolo. Tuttavia, è possibile fornire delle indicazioni indicative:
– Kit di base: Composto da sensori compatibili con la maggior parte dei veicoli e senza particolari funzioni avanzate. Questo tipo di kit ha un costo più contenuto ed è adatto a chi cerca una soluzione economica.
– Kit di fascia media: Comprende sensori con una maggiore compatibilità, magari con funzioni aggiuntive come la lettura della temperatura oltre alla pressione. Sono una scelta equilibrata tra costo e funzionalità.
– Kit di fascia alta: Qui troviamo sensori di marca con funzioni avanzate, compatibilità estesa e materiali di alta qualità. Questo tipo di kit è generalmente più costoso, ma offre una precisione e una durata superiori.
L’importante è scegliere il kit che meglio si adatta alle proprie esigenze, tenendo conto del tipo di veicolo e dell’uso che se ne fa. Tra i kit più acquistati dai gommisti consigliamo il T-Wand100 uno strumento standalone pronto alla programmazione, o se si cerca un prodotto top di gamma con funzioni diagnostiche il nostro consiglio va sul T-Wand900 di Thinkcar.
Durata e installazione dei sensori di pressione pneumatici
La durata media di un sensore di pressione pneumatici è di circa 5-7 anni, o tra i 100.000 e i 150.000 km. Tuttavia, fattori come la qualità del sensore, le condizioni di guida, e l’esposizione agli agenti atmosferici possono influire sulla longevità. I sensori TPMS sono alimentati da una piccola batteria interna, che una volta esaurita rende necessario sostituire l’intero sensore.
L’installazione di un sensore di pressione pneumatici richiede generalmente l’intervento di un professionista. I sensori devono essere montati correttamente all’interno del pneumatico e programmati per comunicare con il sistema di bordo del veicolo. Una volta installati, è importante verificare che funzionino correttamente e che la spia pressione gomme si accenda e spenga come previsto.
Conclusione
Il cambio gomme e il controllo della pressione pneumatico auto sono fondamentali per la sicurezza e l’efficienza del veicolo. I sensori di pressione pneumatici, o TPMS, giocano un ruolo cruciale in questo contesto, monitorando costantemente la pressione e avvisando il conducente in caso di problemi. Scegliere sensori affidabili e di alta qualità, come quelli proposti da Atech Italia, è essenziale per garantire prestazioni ottimali e sicurezza su strada.